mercoledì, marzo 26, 2008

lezione 4

Cari bloggerini .. il dottor paisy si è xmesso di sbirciare qua e la x darvi una buona lezione di volley e si è xmesso di copiare da un esperto del volley.. Andrea ... di fare un tattico copia - incolla!
ora ragazzi sbattetevi e capite il senso e gli schemi di questo sport meraviglioso......

Penso che il discorso sugli schemi d’attacco sia uno degli aspetti che più interessano gli amanti del volley. In particolar modo, tutti quanti sono terribilmente interessati a quei “numerini” che fanno alcuni giocatori con le dita, prima che la palla sia battuta.

Ci sono due premesse da fare: la prima è che il “numerino” è un codice. Questo significa, banalmente, che ad un numero è associata un’informazione, che tutti i giocatori della squadra devono conoscere senza ambiguità. Ciò implica anche, però, che ogni squadra può utilizzare un’associazione numero-azione completamente differente dalle altre. L’importante è che i propri giocatori la conoscano.

La seconda premessa da fare è che il codice in questione non è di tipo assoluto, ma relativo alla situazione. Vedere un indice alzato in una mano non significa sempre la stessa cosa. Normalmente, ci sono due situazioni “degne” di essere codificate:

Marcatura a muro
Schema d’attacco
I giocatori sanno riconoscere questa situazione. Per il pubblico l’osservazione da fare è molto semplice: se la squadra sta ricevendo, sta chiamando uno schema d’attacco. Se sta battendo, sta chiamando una marcatura a muro. Scopo di questo articolo è illustrato i punti principali degli schemi d’attacco.

Ultima premessa, questa volta di tipo metodologico: in questo articolo non parlerò di tattica, tecnica, utilizzi pratici. Scopo dello scritto è mostrare al pubblico, anche al più inesperto, cosa deve aspettarsi dai numeri che vede durante una partita. Dai numeri in fase ricezione, per la precisione.


I principali tipi di Attacco
Come detto, i numeri sono la codifica di un tipo di un’informazione. Nel caso che andiamo a trattare, essi indicano un tipo di palla d’attacco. Una palla d’attacco è caratterizzata da:

Altezza
Traiettoria
Distanza dal palleggiatore
Prima di parlare della codifica, quindi, è necessario illustrare, seppur brevemente, le principali forme d’attacco pallavolistiche.


Penso che il discorso sugli schemi d’attacco sia uno degli aspetti che più interessano gli amanti del volley. In particolar modo, tutti quanti sono terribilmente interessati a quei “numerini” che fanno alcuni giocatori con le dita, prima che la palla sia battuta.

Ci sono due premesse da fare: la prima è che il “numerino” è un codice. Questo significa, banalmente, che ad un numero è associata un’informazione, che tutti i giocatori della squadra devono conoscere senza ambiguità. Ciò implica anche, però, che ogni squadra può utilizzare un’associazione numero-azione completamente differente dalle altre. L’importante è che i propri giocatori la conoscano.

La seconda premessa da fare è che il codice in questione non è di tipo assoluto, ma relativo alla situazione. Vedere un indice alzato in una mano non significa sempre la stessa cosa. Normalmente, ci sono due situazioni “degne” di essere codificate:

Marcatura a muro
Schema d’attacco
I giocatori sanno riconoscere questa situazione. Per il pubblico l’osservazione da fare è molto semplice: se la squadra sta ricevendo, sta chiamando uno schema d’attacco. Se sta battendo, sta chiamando una marcatura a muro. Scopo di questo articolo è illustrato i punti principali degli schemi d’attacco.

Ultima premessa, questa volta di tipo metodologico: in questo articolo non parlerò di tattica, tecnica, utilizzi pratici. Scopo dello scritto è mostrare al pubblico, anche al più inesperto, cosa deve aspettarsi dai numeri che vede durante una partita. Dai numeri in fase ricezione, per la precisione.


I principali tipi di Attacco
Come detto, i numeri sono la codifica di un tipo di un’informazione. Nel caso che andiamo a trattare, essi indicano un tipo di palla d’attacco. Una palla d’attacco è caratterizzata da:
Veloce Avanti

La veloce avanti è la palla classica dei centrali. Si tratta di una palla con traiettoria bassa (un metro o meno sopra la rete) e corta (meno di 50cm tra alzatore e schiacciatore), che ha lo scopo di sorprendere la difesa avversaria. Probabilmente la palla più conosciuta della pallavolo moderna.




Veloce dietro

Variante della veloce avanti. Le caratteristiche sono le stesse, solo che il colpo è appena dietro l’alzatore.


francamente non + voglia di copiare dal gentile Andrea... Xtanto cari bloggerini vi rimando al suo sensazionale blog.
linkatevi qui

in canna

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